Loving

saturdayMi piacciono i sabati mattina di dicembre.

Mi piace girare in bici nei sabati mattina di dicembre.

Mi piace che nei sabati mattina di dicembre, fuori dal centro, tutto dorme ancora. Forse non è così, ma mi piace pensarlo.

Mi piacciono i negozi di caramelle. Quelli degli anni settanta, con i barattoli sulla mensola e una signora fresca di messa in piega che ti chiede che cosa e quanto ne vuoi.

Mi piacciono gli edifici un po’ malandati e scoloriti, perché raccontano il passare del tempo.

Mi piace la polvere perché è lo strato del tempo.

Mi piacciono i palazzi con i portoni aperti su cortili dove non abiterò mai.

Mi piace la cashbah di Buenos Aires.

Mi piacciono le scatole di biscotti allo zenzero, quando è dicembre.

Mi piacciono i biscotti allo zenzero, ma solo a dicembre.

Mi piacciono se sono quelli dell’Ikea, e anche se non sono bio chissenefrega.

Mi piace che Paolo mi dice “stay open”. Io sto “open” e già mi sento meglio.

Mi piace Milano, che non può stare senza wi-fi, ma sogna la campagna.

Mi piace quando esce il libro del mio scrittore e ne posso comprare due copie. Una per me e una per un amico.

Mi piace quando riesco a tornare sui miei passi.

Mi piace quando torno sui miei passi e realizzo che ho fatto bene.

Mi piace quando il mio vicino mi cede il posto auto in cortile.

Mi piace che avrò qualche ora tutta per me.

Mi piace che potrei fare molte cose e scelgo di non fare niente.

Mi piace che forse vedrò una persona. E mi sento anche “open”, il che non guasta.

Mi piace incrociare lo sguardo di sconosciuti e salutarli.

Mi piace se mi rispondono.

Mi piace quando sono così, che mi viene da salutare chi non conosco.

Mi piace comprare la verdura da Angelo l’ortolano.

Mi piace girare per la Bovisa, anche se non è bella.

Mi piace via Morghen con il gasometro all’orizzonte e il muraglione che quando lo costeggio mi sento come al porto di Genova.

Mi piace la scuola elementare di mia figlia, multietnica e novecentesca. La scuola che porta il nome del mio poeta. La scuola di Ermanno Olmi. La scuola dove vado a votare.

Mi piace andare a votare, ogni volta è come se avessi appena compiuto diciott’anni.

Mi piace svegliarmi presto la mattina.

Mi piace lavorare.

Mi piace lavorare la mattina, quando tutti dormono ancora.

Mi piace soprattutto che tutti dormono ancora, così posso lavorare in pace.

Mi piace scrivere.

Mi piace anche leggere, ma soprattutto

Mi piace scrivere.

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